Nell’opera di NAZARENO BIONDO si manifesta l’istante in cui la sfera, simbolo di bellezza e perfezione, è colpita dal martello che rappresenta la mano dell’uomo, che si abbatte su essa non tanto per distruggerla, ma per scoprirla. Al suo interno, una sfera più compatta, che rappresenta la conoscenza. Le corde di un contrabbasso collegano ogni cosa, per raccontarci come le vibrazioni cosmiche universali sostengono e plasmano la realtà. In questo passaggio si evince la filosofia di eticità che GIVERSO ha sposato: “Tutto è connesso e sta a noi prenderne coscienza; collaborare insieme alla Natura nel minore impatto possibile, per creare un mondo eticamente sostenibile”. L’opera di Nazareno parla di speranza, e se da un lato denuncia l’azione distruttiva del Grande Equilibrio, il disordine creato dall’umanità che va contro la legge della Vita, dall’altro, insieme all’opera di Giverso, comunica e delinea la ricerca di una via alternativa: quella consapevolezza che porta alla responsabilità delle proprie scelte. L’invito condiviso NAZARENO/GIVERSO è di iniziare ad amare la nostra realtà così com’è, in modo più cosciente ed etico, perché è proprio grazie all’amore che si può scoprire la più grande forza trasformatrice e rivoluzionaria mai inventata.