Elisa Belvedere Mazzetti e Xel: il gusto e il colore del tempo
ELISA BELVEDERE MAZZETTI E XEL: IL GUSTO E IL COLORE DEL TEMPO | ARTFOREXCELLENCE
E’ inevitabile, gli anni passano. Mentre alcune cose se ne vanno altre si trasformano e diventano eterne. Le persone ci lasciano, ma possono vivere nei ricordi e nei bei momenti passati insieme, possiamo dire, nelle loro piccole o grandi opere. In un mondo in costante mutamento è difficile produrre qualcosa che mantenga ben saldo il suo significato, è difficile non cadere nella banalità, conservare e accrescere la qualità del proprio lavoro.
Ma Elisa Belvedere Mazzetti rappresenta, con le sorelle Chiara e Silvia, un esempio di eccellenza che prende il meglio del passato portandolo nel presente e nel futuro. La settima generazione dei Distillatori Mazzetti d’Altavilla, la grapperia più antica del Piemonte, fondata nel lontano 1846 sulle colline del Monferrato.
Anche le pennellate su una tela e le opere murali, al netto delle possibilità di conservazione, possono deteriorarsi. Sappiamo che i colori possono sbiadire ma il messaggio di un’opera sarà sempre fresco nella mente di chi l’ha anche solo guardato per un secondo, siamo convinti che l’eccellenza delle idee non si cancellerà con lo scorrere inesorabile del tempo. Abbiamo chiesto a XEL (Alessandro Ussia) di raccontarci la sua esperienza di artista e come nasce la sua sensibilità.
Buona lettura, con l’augurio che vi coinvolga al di là del tempo che gli dedicherete, come il retrogusto di un’ottima grappa o il piacere di una passeggiata a fianco di un murales d’autore.
AFE: 170 anni sono una bella storia di azienda, cosa sta alla base, cosa ha mosso il fondatore?
Elisa Belvedere Mazzetti
Filippo Mazzetti fondò l’azienda nel 1846 in quanto si rammaricava dello spreco che si soleva fare della vinaccia, materia prima freschissima e profumatissima. All’epoca nell’intero Nord-Ovest non esistevano distillerie: fu lui dunque a fondare la prima grapperia, punto di riferimento per le vinacce dei più nobili vitigni piemontesi. Da allora la tradizione (e la passione) si è trasmessa senza mai interruzioni di continuità e oggi siamo alla settima generazione che, insieme alla sesta, festeggia ben 170 anni di storia…di tradizione e innovazione che proseguono di pari passo, guardando al futuro.
AFE: Il nuovo Grappa Store a Milano: grappa e moda. Cosa rimane e cosa, invece, si è perso nella realizzazione di questo prodotto?
Elisa Belvedere Mazzetti
Il Grappa Store di Milano vuole essere un punto di riferimento per gli appassionati ma soprattutto un nuovo modo di concepire la Grappa, dove il volto elegante ma anche fresco di una tipicità saldamente proiettata nel futuro accoglierà un pubblico internazionale, ormai pronto ad affacciarsi al volto aromatico e ricco di charme che la Grappa offre, superando i vecchi e ormai tramontati schemi. Io e le mie sorelle crediamo molto nella prospettiva “glamour” della Grappa e – non a caso – il nostro nuovo motto è “Ci vogliono 170 anni per diventare giovani”.
Intendiamo quindi comunicare la nostra visione “consapevole” della Grappa nella nuova “Casa” di via Marghera 14, a Milano, la quale si unisce agli altri due Store di Altavilla Monferrato (all’interno della storica distilleria) e Marcallo con Casone, portando a tre i luoghi dove potersi immergere nel fascino modaiolo di un distillato antichissimo.
Cosa rimane oggi nel prodotto? Certamente la tradizione e l’autenticità (l’arte della produzione non è infatti mutata, per assicurare la piena qualità al prodotto).
Cosa invece se n’è andato? Forse l’immagine passata della Grappa che associava questo fine distillato ad un prodotto “difficile” e ad un consumo forse ancora poco “consapevole”. Oggi la Grappa è sempre più un prodotto “da meditazione” e se ne riscoprono le doti di versatilità: dall’uso in cucina, alla preparazione di drink.
AFE: Cosa vi ha convinto ad aderire al progetto Art For Excellence?
Elisa Belvedere Mazzetti
Da molto tempo la nostra azienda coltiva un indissolubile legame con l’arte. Proponiamo mostre ed esposizioni ma portiamo l’arte nello stesso vestito della Grappa, curando un packaging il più possibile strabiliante. La Grappa è arte e Art for Excellence può costituire un innovativo e interessante punto di incontro fra chi opera in una realtà come la nostra e chi invece nel mondo dell’arte, stupendo un pubblico sempre più interessato a progetti di commistione fra passioni creative diverse.
AFE: Cosa vi ha colpito di più di XEL (o del suo modo di lavorare)?
Elisa Belvedere Mazzetti
XEL ci ha colpito subito per la sua perfetta interpretazione del nostro connubio fra tradizione e innovazione. Lavorando una nostra botte per il paziente invecchiamento del Distillato ha accettato di rapportarsi ad un oggetto tradizionale del nostro lavoro ma lo ha certamente fatto con un estro tutto suo e particolarmente contemporaneo. Insomma… Xel rappresenta con la sua arte la sintesi perfetta del nostro slogan di “Tradizione e Innovazione”.
AFE: Quale è stato l’episodio che ti ha fatto dire che proprio questa era la tua strada?
XEL
Un vero e proprio episodio scatenante non c’è stato, io disegno praticamente fin da bambino, è stata la mia passione principale da subito che poi si è evoluta in writing, grafica, e oggi in street art, muralismo e tele. Più che un episodio a un certo punto della mia vita, in fase adulta, è stata un’esigenza forte non più rinviabile a farmi scegliere di vivere di questo, il semplice e allo stesso tempo complicato desiderio di essere il più possibile me stesso, provare a vivere per come sono senza forzature.
AFE: Quali sono gli elementi che contraddistinguono il tuo modo di fare street Art?
XEL
Il mio è un mondo surreale, caratterizzato da un linguaggio dal tratto grafico, pulito, piatto, con un accenno al 3d che mi porto dietro dai tempi del writing. Cerco di raccontare storie e trattare temi anche importanti con apparente spensieratezza.
AFE: Art for Excellence ti ha fatto incontrare una azienda, cosa ti colpisce di più del mondo delle aziende?
XEL
L’organizzazione, la concretezza, le competenze e la capacità da parte di alcune, di avere “visione” del futuro, quindi progettualità e spazio per i giovani.
AFE: Puoi rivelarci che cosa ti ha ispirato nel lavoro per Mazzetti, oppure qualcosa dell’opera?
XEL
Mi ha ispirato il contrasto tra la tradizione che rappresenta Mazzetti, famiglia di distillatori da ben 170 anni, e la freschezza del mio lavoro. Il punto in comune è la fortissima passione per quello che facciamo e che ho potuto percepire nell’incontro avuto con l’azienda. L’opera rispetterà a pieno il mio linguaggio e coniugherà quindi questi due aspetti, tradizione e presente.
A4E: Gusto e profumo sono due caratteristiche della menta che catturano i sensi. Esistono altri elementi, magari meno conosciuti, che Chialva riesce a donare a chi incontra il suo sapore?
Sara Chialva: Descrivere un profumo, un sapore, è come descrivere un sentimento. ChialvaMenta esprime l’amore per la nostra materia prima, eccellenza made in Italy. La migliore descrizione è nell’incontro, nell’assaggio, fusione di saperi preziosi, sentori speciali, sapori unici. Un’alchimia che racconta la storia della nostra tradizione familiare.
La Menta piperita di Pancalieri (Mentha x piperita, incrocio spontaneo tra Mentha aquatica e Mentha viridis) è riconosciuta internazionalmente come migliore al mondo per finezza di profumo e gradevolezza di gusto.
Da sempre il nostro core business è fornire materie prime (Oli Essenziali e Piante Officinali Essiccate), seguite direttamente in azienda lungo l’intera filiera produttiva, alle maggiori industrie nazionali ed internazionali (settore dolciario, bevande alcoliche e analcoliche, settori aromatiero, profumiero e farmaceutico).
In ChialvaMenta la storicità e l’eccellenza della nostra materia prima è rappresentata a pieno. Abbiamo ricordato così il centenario dalla nascita del mio amatissimo nonno, Nicolao, a cui si devono le innovazioni tecniche e meccaniche fondamentali per la continuità della coltura della Menta piperita di Pancalieri e lo sviluppo delle Piante Officinali coltivate in loco e in Piemonte.
Nel 2012 nasce ChialvaMenta, conclusione della filiera produttiva. Un marchio in cui ogni prodotto è stato studiato per essere unico, per restituire a pieno le caratteristiche che rendono rinomato nel mondo l’Olio Essenziale di Menta piperita di Pancalieri. Per farlo è stata fondamentale la quarantennale esperienza tecnica e scientifica di mio padre nel settore liquoristico e la nostra tradizione storica di coltivatori, distillatori e produttori di Menta piperita di Pancalieri. Il cuore dell’Olio Essenziale si assapora in Sciroppo, Liquore e Dolci Specialità. Le migliori foglie essiccate si assaporano in Infuso.
A4E: Sul sito si parla delle possibilità di essere accolti nella vostra villa/azienda. Che tipo di rapporto avete con il territorio, con gli abitanti di Pancalieri e con coloro che vengono a conoscere la vostra realtà da fuori?
Sara Chialva: Il legame della nostra famiglia con Pancalieri è inscindibile. I miei trisavoli hanno iniziato a coltivare la Menta piperita di Pancalieri a fine Ottocento, siamo distillatori dal 1926 e la nostra Distilleria è la più antica del settore.
La nostra è una storia familiare che si articola in un territorio profondamente amato. Sono tratti che definiscono fortemente le rinomate materie prime e il marchio ChialvaMenta. Le bellezze naturali e artistiche che costellano questo angolo di Piemonte, sottolineano l’unicità di Pancalieri, nota internazionalmente come principale centro italiano per la coltivazione di Menta piperita e Piante Officinali. Questa è la grande pianura, antico letto del Po, in cui risiedono le coltivazioni cardine dell’agricoltura piemontese più rinomata.
L’affetto che ci dedicano i pancalieresi è sempre stato grande, sono stati i nostri primissimi estimatori. Cerchiamo di ricambiare la loro stima con la qualità dei prodotti e con l’assidua presenza sul territorio, partecipando ad eventi e attività volte alla valorizzazione di Pancalieri.
Siamo lieti di rendere partecipi gli ospiti di un’esperienza che si snoda lungo quasi due secoli di storia. Li accompagniamo in un percorso storico ed emozionale, tecnico e architettonico. Ai loro occhi si schiude un mondo fatto di affetti e ricordi preziosi. Le degustazioni sono un’esperienza visiva, olfattiva e gustativa. Racchiudono la nostra cultura della coltura. Gli sguardi e le parole degli ospiti, ci fanno rivivere ogni volta l’emozione di chi si accosta al nostro mondo, di chi sperimenta l’abbraccio colorato dei campi profumati di Piante Officinali, di chi respira quella particolare brezza che, nei mesi estivi, profuma di Camomilla romana e Menta piperita.
Custodiamo con devozione e affetto la distilleria e la dimora storica. Sono luoghi preziosi, che testimoniano l’importanza della memoria nell’identità culturale del territorio, raccontandone, attraverso le loro architetture, l’arte, la cultura, la storia.
A4E: Cosa significano per Chialva le parole ‘Arte’ ed ‘Eccellenza’?
Sara Chialva: Sono molte le definizioni di “Arte”. Talento inventivo e capacità espressiva sono tratti che accomunano tutte le accezioni della parola. In generale, si può dire che l’”Arte” sia l’espressione estetica dell’interiorità umana.
La nostra arte è quella di coltivare, distillare, produrre Menta piperita di Pancalieri e Piante Officinali. E’ espressione di una passione profonda per l’antica tradizione, e un costante slancio in termini d’innovazione.
L’”Eccellenza” è sicuramente un’arte. Obiettivo costante ma anche conseguenza di un modus operandi che deve essere, innanzi tutto, modus vivendi, nel rigore di un’ottica imprenditoriale fondata sull’intensa dedizione e su una costante cura, anche per i particolari. Un novare serbando che delinea questo settore, una compagine non complicata ma complessa, che vede racchiusa in questa stessa complessità l’essenza del nostro lavoro, tante sfaccettature, difficili da riassumere.
Credo che sia la storia fatta di un intenso e proficuo quotidiano a sostanziare la nostra eccellenza. Quell’eccellenza che ci dà il privilegio di essere portavoci della qualità made in Italy in ambiti nazionali ed internazionali, un intreccio di pratiche non note al di fuori del nostro settore che abbiamo voluto diventassero notevoli nei risultati finali
A4E: Cosa vi è piaciuto di più del progetto Art For Excellence? E cosa dell’artista Annalù?
Sara Chialva: Da sempre in famiglia amiamo l’arte antica e moderna. La bellezza, nelle sue differenti accezioni.
Siamo stati invitati a partecipare al progetto Art for Excellence dalla sua prima edizione, apprezzandolo in ogni suo aspetto.
L’opera d’arte nasce da un incontro, dall’ispirazione generata nell’artista da una storia aziendale che, nel nostro caso, è storia familiare. L’opera è metafora, intima ed estetica, di valori e sentimenti. Fusione di storia, affetti, ricordi, tradizione, innovazione, entusiasmo.
Anche quest’anno Annalù interpreterà la nostra azienda con la sua straordinaria cifra espressiva. L’incontro con lei è stata una vera sorpresa. Un’intesa profonda, fatta di assonanze, che ha ispirato Minta, la meravigliosa opera creata per noi nell’edizione 2015.
Nei 150 anni che la nostra famiglia ha dedicato alla coltivazione della Menta piperita di Pancalieri, abbiamo ricordato con Minta le nostre radici, la nostra tradizione, celebrando la passione, l’ingegno e la lungimiranza di chi ci ha preceduti.
Anche quest’anno l’opera sarà fortemente evocativa, il suo linguaggio contemporaneo saprà nuovamente tradurre i valori e il passato della famiglia in emozione presente, in un divenire della materia che parla al cuore. Annalù racconterà con la sua arte un’altra tematica a noi molto cara, tutta da scoprire nella nuova opera.