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L’ARTE CONTEMPORANEA INCONTRA L’ECCELLENZA IN PIEMONTE
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Art for Excellence, rassegna d'arte contemporanea

CI.BI. E FRANCESCO PERGOLESI: DOVE SI INCONTRANO ARTIGIANO E ARTISTA | ARTFOREXCELLENCE

Artista e artigiano hanno la stessa radice.

Abbiamo intervistato Oscar Cifarelli, titolare di Ci.Bi. mobili su misura di alta qualità, e Francesco Pergolesi, chissà se nelle loro parole troviamo altri punti in comune?

Oscar Cifarelli

Art For Excellence: Come avete iniziato la vostra impresa?
Oscar Cifarelli: Quando sono arrivato, 27 anni fa, nel 1990, l’azienda esisteva già (1964). Producevano cucine su misura e mi sono inserito come geometra, disegnatore e progettista. Col tempo ho acquisito a fasi successive l’impresa e ora ne sono il titolare.

C’è un episodio che ha dato un chiaro segno della direzione da prendere per arrivare a quello che è oggi Ci.Bi. Eravamo agli inizi, e un nostro cliente ci ha chiesto di realizzare una cucina, dovevamo farla esattamente come era disegnata in un progetto.
Il progetto era di un brand conosciuto a livello mondiale, possiamo tranquillamente dire che si tratta, ancora oggi, della “Rolls Royce” delle cucine. Avevo parecchi dubbi perchè non si trattava del nostro stile, ma si trattava di un amico, oltre che di un cliente prezioso e quindi ci siamo messi in gioco e ci abbiamo provato.

In conclusione l’abbiamo realizzata ad un costo decisamente minore e con alcune peculiarità che, a detta del cliente, risultavano migliori rispetto all’originale. Questo episodio ci ha fatto capire che avremmo potuto puntare ad un mercato più esigente e con più possibilità di spesa e che avevamo tutte le risorse per competere con le “Rolls Royce” del settore. Oggi realizziamo ogni parte dell’arredamento, dalla cucina ai salotti, dalle camere da letto ai soggiorni fino ad arrivare ad ambienti tecnici e professionali (come ad esempio alcuni studi dentistici di Torino). L’episodio che ho raccontato ci ha portato a mantenere i massimi livelli di ricerca dei materiali e delle tecniche di assemblaggio per garantire la totale personalizzazione del mobile.

AFE: Qual è la vostra missione, cosa vi proponete di fare?
OC: Vogliamo garantire l’eternità del mobile per i nostri clienti. Sembrerà esagerato ma mi spiego meglio. Il materiale che utilizziamo è scelto con cura e rigore, quindi ha una durata eccezionale. In più è modificabile nel tempo per renderlo adatto al futuro in termini di nuove esigenze di spazi, nuovi concetti di design e, ultimo ma importantissimo, le necessità del nostro cliente che, con l’avanzare degli anni, ha bisogno di un mobile sempre più ergonomico. Questa missione è sempre più presente in azienda per il fatto che molti clienti ci chiamano per modificare il mobile stesso in base al cambio casa o al cambio degli elettrodomestici in esso inseriti.

AFE: Nel mondo dell’arte, gli artisti firmano le proprie opere, qual è la vostra firma?
OC: La nostra firma è di essere davvero ecologici. In effetti, come ho detto nella risposta precedente, realizziamo mobili che possono durare 30 o 40 anni ma essendo modificabili nel tempo, migliorabili, ampliabili si tratta di scegliere bene, dall’inizio, i materiali. Così facendo si evita di sprecare legno in breve tempo. Un’altra firma è sicuramente la continua ricerca dei materiali nuovi, non convenzionali e delle modalità di combinazione e utilizzo.

AFE: Cosa vi ha convinto a partecipare ad Art For Excellence?
OC: Posso dire la parola “opera”. Noi non siamo artisti ma in definitiva il nostro lavoro è un’opera, qualcosa che spesso viene associata con l’arte. Ci piace molto il fatto che ogni artista lavorerà con materiali diversi: vetro, legno, stoffe, pezzi di acciaio che, messi in una certa maniera diventano espressione. In Ci.Bi. usiamo gli stessi materiali, possiamo considerarci “artisti” nel nostro modo di realizzare i mobili, oltre all’usabilità e alla qualità puntiamo alla bellezza.

AFE: Osservando i tuoi lavori si nota una particolare attenzione verso gli strumenti. Quali sono gli strumenti della tua arte?
Francesco Pergolesi: La mia ricerca indaga il tempo, la memoria e i segni che si tramandano da un’epoca all’altra. I miei strumenti sono la stessa materia e il suo significato più profondo.

AFE: Con la tua fotografia sei andato a caccia di eroi. Chi sono per te gli eroi, oggi?
FP: Non sono un cacciatore, nella mia ricerca non c’è una preda né un bottino da riportare; osservo, mi nutro, compongo. Gli Eroi sono quelli che non si arrendono alla banalità.

AFE: Nel tuo lavoro celebri gli artigiani, i custodi di mestieri che rischiano di andare perduti. L’artigianato è per te una forma d’arte?
FP: L’ingegno, la mano e la competenza di artisti e artigiani si sposano per l’Arte.

AFE: Nella tua arte si legge uno sguardo critico verso la nostra società. Quanto è importante per te questo messaggio?
FP: La nostra attuale società si critica da sé ogni giorno, io mi limito a osservarla.

AFE: L’azienda a cui sei stato abbinato realizza cucine su misura. Oltre alla personalizzazione punta molto sulla durata nel tempo dei loro prodotti. Che importanza dai tu al tempo? Cosa rappresenta per te?
FP: Il tempo è il centro del mio lavoro. Credo nella solidità di alcuni gesti e insegnamenti che servono da fondamenta per il futuro.

AFE: C’è qualche dettaglio che ci puoi già svelare sulla tua opera che stai realizzando per CiBi?
FP: Mi sto concentrando sulla geometria del segno e la percezione della materia.