Con Ascot si va in alto
CON ASCOT SI VA IN ALTO! | ARTFOREXCELLENCE
Con Ascot, Art for Excellence inizia le sue interviste d’eccellenza; quest’anno ad occuparsene è la storyteller Alessandra Vendola, che inizia la sua nuova avventura alla grande, intervistando Luca Cotterchio, A.D. della storica azienda di famiglia che, sita alle porte di Torino, da sempre si occupa della produzione di ascensori.
Cosa significa Ascot e com’è nata la vostra azienda? “Il nome “Ascot” significa “Ascensori – Cotterchio”, il cognome della famiglia che ha fatto nascere questa realtà e che tuttora la porta avanti con impegno e soddisfazione. L’azienda si occupa di costruzione, installazione e manutenzione ascensori. ASCOT nasce ufficialmente a Torino il 4/1/1994 dall’esperienza di nostro padre Pierangelo Cotterchio, ascensorista dal lontano 1963. L’azienda è attualmente gestita da me e da mio fratello, che dopo il nostro percorso di studi, ne abbiamo raccolto il testimone”.
Il vostro payoff è “Ascot Ascensori di famiglia”. Quanto è importante la tradizione familiare per un’azienda come la vostra? “E’ fondamentale, ci piace estendere questo concetto non solo alla famiglia Cotterchio ma a tutti coloro che ogni giorno dedicano tempo e professionalità per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, proprio come i componenti di una famiglia che con ruoli, compiti e responsabilità diversi collaborano per ottenere il bene di tutti. Abbiamo lavorato per creare in azienda un clima di dialogo, aiuto e confronto anche rispetto alle dinamiche personali di ognuno dei nostri collaboratori. Comprendendo il valore fondamentale del tempo come risorsa limitata, abbiamo introdotto la “giornata compleanno” un regalo che la nostra azienda fa a tutti i dipendenti affinché possano dedicarsi del tempo in occasione di questa ricorrenza”
Ci racconta qualche episodio piacevole della “Famiglia Ascot”? “In questi anni di attività abbiamo instaurato rapporti amichevoli con molti clienti, alcuni dei quali sono anche diventati amici con cui condividere momenti di piacere. Personalmente ricordo con estrema commozione l’agosto del 2001, anno in cui nacque la mia secondogenita. Molti clienti sapevano che sarebbe venuta alla luce e nonostante fosse periodo di ferie, ricevetti con sorpresa molte telefonate di auguri che mi riempirono il cuore di gioia. Ero orgoglioso non solo per il lieto evento, ma anche per i legami che avevo costruito e che andavano ben oltre l’aspetto lavorativo”.
In un mondo globalizzato dominato dalle multinazionali, perché scegliere Ascot? “Per un’azienda di servizi è fondamentale stare vicino alle persone, rispondere tempestivamente alle esigenze del cliente, conoscere approfonditamente il territorio e le sue peculiarità, intervenire nel momento del bisogno soprattutto durante le emergenze. La nostra società, che oggi conta circa 80 persone, è organizzata per funzionare h. 24, 365 giorni all’anno”.
Nel 2018 è stato realizzato l’obiettivo di ampliamento della sede. Quali sono state le tappe per arrivare fino a qui? “Il progetto originale partì nel 2014 dalla necessità di maggior spazio. La nostra volontà era quella di costruire un’azienda a misura d’uomo, con spazi luminosi dedicati alle attività lavorative ma nel rispetto dell’ambiente. Così, nell’ottica dell’efficientamento energetico, abbiamo dotato la struttura di un impianto fotovoltaico che ci rende completamente autonomi, abbiamo ridotto al minimo gli sprechi grazie alla coibentazione e costruito nuovi uffici sfruttando al massimo la luce solare”.
Dal progetto al prodotto finito. Ma come nasce veramente un ascensore? “Nasce dall’esigenza di mobilità del cliente, dal voler soddisfare il suo bisogno nel miglior modo possibile. Esistono ascensori standard ma anche strutture personalizzate. Per le nuove costruzioni ci confrontiamo con architetti ed ingegneri di cantiere, per gli stabili d’epoca sprovvisti di ascensore, dedichiamo molta cura all’ambiente in cui si inserirà, rispettando i vincoli imposti dall’edificio. Le funi metalliche sono componenti molto rilevanti, sollevano la cabina e fanno raggiungere il piano desiderato dall’utilizzatore. La nostra azienda, in collaborazione con il Politecnico di Torino, ha elaborato un sistema di controllo per effettuare prove non distruttive attraverso la tecnica magneto induttiva, al fine di analizzare lo stato di conservazione e garantire la sicurezza a tutti i nostri clienti”.
Qual è il motivo per cui Ascot ha deciso di aderire ad un progetto di cultura imprenditoriale come ART FOR EXCELLENCE 2018?
“Certamente l’aspetto legato alla responsabilità sociale ci rende più attenti a ciò che succede sul nostro territorio. Pensiamo che l’arte dia il suo contributo al mondo rendendo tutto più bello e piacevole, persino prodotti di scarto del nostro settore possono essere riciclati ed utilizzati dando vita ad una forma artistica. Benché il mondo degli ascensori e quello dell’arte siano apparentemente così lontani, riteniamo che questo progetto di cultura imprenditoriale possa invece avvicinarli attraverso la trasformazione”.
Alessandra Vendola