AFE
L’ARTE CONTEMPORANEA INCONTRA L’ECCELLENZA IN PIEMONTE
Seguici su

Search

Art for Excellence, rassegna d'arte contemporanea

ROBERTO PISSIMIGLIA (ESTETICA) E MARK COOPER: LA BELLEZZA OLTRE L’IMMAGINE | ARTFOREXCELLENCE

Si dice che i punti forti di una donna siano il suo volto e i suoi capelli.
Nel corso degli anni si sono viste strabilianti acconciature, alcune sfidavano la forza di gravità, altre assumevano forme e colori di ogni genere, ed eccezionali trucchi, dai più classici ai più elaborati.
Le riviste specializzate nel settore rappresentano alla perfezione questa forma d’arte che si occupa di esaltare la bellezza, giocando con la vista, il senso maggiormente coinvolto. Così come fa un fotografo, che attraverso i propri scatti cerca di rappresentare le bellezze del mondo, quei piccoli particolari di cui magari nessuno si era reso conto, esternando la propria sensibilità e immortalando il fascino anche solo di un momento.

Ne abbiamo parlato con due esperti del settore: Roberto Pissimiglia, direttore della rivista Estetica che da oltre 70 anni parla di bellezza e Mark Cooper, fotografo dalla spiccata sensibilità e quindi creatore di emozione attraverso immagini.

Roberto Pissimiglia, direttore di Estetica

AFE: In questi 70 anni ne avete vista di bellezza. Cosa, secondo lei, è rimasto invariato dei canoni estetici?
Roberto Pissimiglia
La bellezza delle immagini sta proprio nel fatto che riflettono l’allure del tempo e il gusto del periodo. Per cui non si può ad oggi parlare di canoni estetici immutati perché – nel corso di questi 70 anni – abbiamo visto modificarsi notevolmente, ad esempio, il gusto delle proporzioni e l’uso del colore, anche grazie alla ricerca in campo scientifico che rende possibile concretizzare idee stilistiche prima mai tentate.

AFE: Cosa da ‘eternità’ alla bellezza di una donna o di un uomo?
Roberto Pissimiglia
Un’immagine riesce a diventare iconica quando – oltre a trasmettere indubbi valori estetici e a riflettere il gusto e l’eleganza del proprio tempo – riesce a comunicare quella componente di “verità” della persona ritratta che è poi quel quid che conquista chi ne fruisce. Esattamente come accade nell’arte…

AFE: Art for Excellence, cosa vi ha convinto a partecipare a questa manifestazione?
Roberto Pissimiglia
Innanzitutto l’affidabilità, la visione e la capacità organizzativa di Sabrina Sottile e del team di professionisti al suo fianco. Poi, certamente, l’attrazione fatale che l’arte contemporanea esercita sulla nostra azienda e su quanto noi facciamo; e l’aspetto -non disgiunto- di trovarci a fianco di altre eccellenze dell’imprenditoria piemontese che la pensano come noi… Infine, last but not least: Torino come riferimento stabile e forte del cammino settantennale che celebriamo in questi mesi e mosse i primi passi con mio padre Mino proprio nella Torino del secondo dopoguerra…

AFE: Siete stati associati a Mark Cooper, fotografo, cosa vi affascina del suo mondo o del suo modo di lavorare?
Roberto Pissimiglia
Molteplici aspetti: la sua formazione e le sue esperienze artistiche in giro per il mondo. Il suo amore per il Piemonte e per la terra che lo ha adottato. L’ispirazione delle sue ultime riprese fotografiche ‘dall’alto’. Il fascino delle sovrapposizioni delle immagini che creano un effetto tridimensionale unico nel suo genere. Infine: la capacità di Mark -che ho sperimentato in prima persona- di capire le esigenze di comunicazione e di saperle interpretare fondendo la sua creatività con la materia che si trova a trattare…

Mark Cooper, visual artist – Art for Excellence 2016

AFE: Dove sta la bellezza di una foto per Mark Cooper?
Mark Cooper
In Inglese direi che “beauty is in the eye of the beholder”, perchè credo che guardiamo tutti quanti in modo diverso con singolari interpretazioni della stessa immagine. Per me la bellezza di una foto è quando certi fattori vengono insieme per una frazione di un secondo, per non ripetersi mai più in quel modo preciso. La posizione della luce e le ombre, i colori e l’inquadratura o il momento congelato nel tempo… Una “alchimia” di coincidenze controllate che stimola il piacere di sentire la bellezza a chi lo guarda, direi che la bellezza di una foto è quando si provoca emozione.

AFE: Esiste un comune denominatore nel suo modo di lavorare?
Mark Cooper
Una domanda complessa da rispondere in poche parole, ma nel mio caso devo dire che un comune denominatore è stato il percorso della mia vita. Ho ricevuto la mia prima macchina fotografica all’età di 7 anni, con l’istruzione di utilizzare quella scatola nera per interpretare il mio mondo, e ho trascorso più di 40 anni seguendo questo consiglio. Ho sempre cercato di guardare con “occhi nuovi” e di non essere mai soddisfatto, cercando di andare oltre l’immagine fotografica convenzionale, per trasformarla in una forma di linguaggio personale per trasmettere le mie emozioni più profonde.

AFE: Art for Excellence le ha fatto incontrare Estetica, rivista che parla di bellezza appunto, che significato può avere la parola “estetica” per Mark Cooper?
Mark Cooper
L’Estetica è l’esperienza del “bello”, qualcosa che va oltre il definibile e che ci coinvolge, ci stimola il pensiero e l’immaginazione. Estetica è una capacità di “sentire”, una “sensibilità” dai confini aperti, in grado di trasformarsi continuamente e di produrre in noi in modo imprevedibile diverse emozioni e stati d’animo.

AFE: Che cosa l’ha colpita di Roberto Pissimiglia e di Estetica?
Mark Cooper
Ho conosciuto Roberto Pissimiglia per la prima volta ad una mia mostra in un castello del Monferrato, mi ha colpito la sua passione per l’arte e la bellezza e siamo poi diventato amici. Visitando la redazione della rivista “Estetica”, direi che ho trovato ispirazione dalla modernità ed efficienza che ho sentito, inaspettata da un magazine che compie 70 anni! Credo che l’opera realizzata per loro si inserisca perfettamente nell’ambiente della sede.

A4E: Gusto e profumo sono due caratteristiche della menta che catturano i sensi. Esistono altri elementi, magari meno conosciuti, che Chialva riesce a donare a chi incontra il suo sapore?
Sara Chialva: Descrivere un profumo, un sapore, è come descrivere un sentimento. ChialvaMenta esprime l’amore per la nostra materia prima, eccellenza made in Italy. La migliore descrizione è nell’incontro, nell’assaggio, fusione di saperi preziosi, sentori speciali, sapori unici. Un’alchimia che racconta la storia della nostra tradizione familiare.

La Menta piperita di Pancalieri (Mentha x piperita, incrocio spontaneo tra Mentha aquatica e Mentha viridis) è riconosciuta internazionalmente come migliore al mondo per finezza di profumo e gradevolezza di gusto.

Da sempre il nostro core business è fornire materie prime (Oli Essenziali e Piante Officinali Essiccate), seguite direttamente in azienda lungo l’intera filiera produttiva, alle maggiori industrie nazionali ed internazionali (settore dolciario, bevande alcoliche e analcoliche, settori aromatiero, profumiero e farmaceutico).

In ChialvaMenta la storicità e l’eccellenza della nostra materia prima è rappresentata a pieno. Abbiamo ricordato così il centenario dalla nascita del mio amatissimo nonno, Nicolao, a cui si devono le innovazioni tecniche e meccaniche fondamentali per la continuità della coltura della Menta piperita di Pancalieri e lo sviluppo delle Piante Officinali coltivate in loco e in Piemonte.

Nel 2012 nasce ChialvaMenta, conclusione della filiera produttiva. Un marchio in cui ogni prodotto è stato studiato per essere unico, per restituire a pieno le caratteristiche che rendono rinomato nel mondo l’Olio Essenziale di Menta piperita di Pancalieri. Per farlo è stata fondamentale la quarantennale esperienza tecnica e scientifica di mio padre nel settore liquoristico e la nostra tradizione storica di coltivatori, distillatori e produttori di Menta piperita di Pancalieri. Il cuore dell’Olio Essenziale si assapora in Sciroppo, Liquore e Dolci Specialità. Le migliori foglie essiccate si assaporano in Infuso.

A4E: Sul sito si parla delle possibilità di essere accolti nella vostra villa/azienda. Che tipo di rapporto avete con il territorio, con gli abitanti di Pancalieri e con coloro che vengono a conoscere la vostra realtà da fuori?
Sara Chialva: Il legame della nostra famiglia con Pancalieri è inscindibile. I miei trisavoli hanno iniziato a coltivare la Menta piperita di Pancalieri a fine Ottocento, siamo distillatori dal 1926 e la nostra Distilleria è la più antica del settore.

La nostra è una storia familiare che si articola in un territorio profondamente amato. Sono tratti che definiscono fortemente le rinomate materie prime e il marchio ChialvaMenta. Le bellezze naturali e artistiche che costellano questo angolo di Piemonte, sottolineano l’unicità di Pancalieri, nota internazionalmente come principale centro italiano per la coltivazione di Menta piperita e Piante Officinali. Questa è la grande pianura, antico letto del Po, in cui risiedono le coltivazioni cardine dell’agricoltura piemontese più rinomata.

L’affetto che ci dedicano i pancalieresi è sempre stato grande, sono stati i nostri primissimi estimatori. Cerchiamo di ricambiare la loro stima con la qualità dei prodotti e con l’assidua presenza sul territorio, partecipando ad eventi e attività volte alla valorizzazione di Pancalieri.

Siamo lieti di rendere partecipi gli ospiti di un’esperienza che si snoda lungo quasi due secoli di storia. Li accompagniamo in un percorso storico ed emozionale, tecnico e architettonico. Ai loro occhi si schiude un mondo fatto di affetti e ricordi preziosi. Le degustazioni sono un’esperienza visiva, olfattiva e gustativa. Racchiudono la nostra cultura della coltura. Gli sguardi e le parole degli ospiti, ci fanno rivivere ogni volta l’emozione di chi si accosta al nostro mondo, di chi sperimenta l’abbraccio colorato dei campi profumati di Piante Officinali, di chi respira quella particolare brezza che, nei mesi estivi, profuma di Camomilla romana e Menta piperita.

Custodiamo con devozione e affetto la distilleria e la dimora storica. Sono luoghi preziosi, che testimoniano l’importanza della memoria nell’identità culturale del territorio, raccontandone, attraverso le loro architetture, l’arte, la cultura, la storia.

A4E: Cosa significano per Chialva le parole ‘Arte’ ed ‘Eccellenza’?
Sara Chialva: Sono molte le definizioni di “Arte”. Talento inventivo e capacità espressiva sono tratti che accomunano tutte le accezioni della parola. In generale, si può dire che l’”Arte” sia l’espressione estetica dell’interiorità umana.

La nostra arte è quella di coltivare, distillare, produrre Menta piperita di Pancalieri e Piante Officinali. E’ espressione di una passione profonda per l’antica tradizione, e un costante slancio in termini d’innovazione.

L’”Eccellenza” è sicuramente un’arte. Obiettivo costante ma anche conseguenza di un modus operandi che deve essere, innanzi tutto, modus vivendi, nel rigore di un’ottica imprenditoriale fondata sull’intensa dedizione e su una costante cura, anche per i particolari. Un novare serbando che delinea questo settore, una compagine non complicata ma complessa, che vede racchiusa in questa stessa complessità l’essenza del nostro lavoro, tante sfaccettature, difficili da riassumere.

Credo che sia la storia fatta di un intenso e proficuo quotidiano a sostanziare la nostra eccellenza. Quell’eccellenza che ci dà il privilegio di essere portavoci della qualità made in Italy in ambiti nazionali ed internazionali, un intreccio di pratiche non note al di fuori del nostro settore che abbiamo voluto diventassero notevoli nei risultati finali

A4E: Cosa vi è piaciuto di più del progetto Art For Excellence? E cosa dell’artista Annalù?
Sara Chialva: Da sempre in famiglia amiamo l’arte antica e moderna. La bellezza, nelle sue differenti accezioni.
Siamo stati invitati a partecipare al progetto Art for Excellence dalla sua prima edizione, apprezzandolo in ogni suo aspetto.

L’opera d’arte nasce da un incontro, dall’ispirazione generata nell’artista da una storia aziendale che, nel nostro caso, è storia familiare. L’opera è metafora, intima ed estetica, di valori e sentimenti. Fusione di storia, affetti, ricordi, tradizione, innovazione, entusiasmo.

Anche quest’anno Annalù interpreterà la nostra azienda con la sua straordinaria cifra espressiva. L’incontro con lei è stata una vera sorpresa. Un’intesa profonda, fatta di assonanze, che ha ispirato Minta, la meravigliosa opera creata per noi nell’edizione 2015.

Nei 150 anni che la nostra famiglia ha dedicato alla coltivazione della Menta piperita di Pancalieri, abbiamo ricordato con Minta le nostre radici, la nostra tradizione, celebrando la passione, l’ingegno e la lungimiranza di chi ci ha preceduti.

Anche quest’anno l’opera sarà fortemente evocativa, il suo linguaggio contemporaneo saprà nuovamente tradurre i valori e il passato della famiglia in emozione presente, in un divenire della materia che parla al cuore. Annalù racconterà con la sua arte un’altra tematica a noi molto cara, tutta da scoprire nella nuova opera.