L’essenza del classico

L’ESSENZA DEL CLASSICO | ARTFOREXCELLENCE
Ci siamo chiesti quando si può dire che qualcosa è “un classico”. Quando riesce ad abbattere la barriera del tempo? Oppure quando resta al passo con il presente riuscendo sempre a tenersi vivo e protagonista?
Un classico probabilmente è qualcosa che risponde positivamente ad entrambe le domande: riesce a mantenere la sua essenza intatta e rinnovarsi in quelle caratteristiche che lo fanno apprezzare in modo continuativo anche con il passare degli anni.
Alberto Mossotto direttore Commerciale e Marketing di Galup e l’artista Max Ferrigno hanno risposto ad alcune nostre domande, entrambi lavorano su “classici”, un classico della tradizione delle feste: il panettone e i classici per molte generazioni: cartoni animati, merendine e giocattoli.
Art For Excellence li ha messi in contatto e si sono subito trovati in sintonia, siamo curiosi di vedere come Galup si farà interpretare dal Popsurrealismo di Max Ferrigno, ma per ora accontentiamoci di queste righe…
Alberto Mossotto
AFE: Pensando a Galup vengono in mente le feste e quindi la tradizione. Quali sono gli elementi tradizionali che l’azienda conserva ancora oggi?
A.Mossotto:
Dal punto di vista del prodotto siamo una delle poche azienda che utilizza il metodo storico tradizionale . Con alcune accortezze che fanno la differenza durante le 40 ore di lavorazione, l’utilizzo di ingredienti naturali, del lievito madre e tutte le materie prime di assoluta di qualità. Quando parliamo di “lavorazione tradizionale ” non lo diciamo solo come frase promozionale, ma si tratta di vere e proprie operazioni che arrivano dalla tradizione, per citarne una: noi appendiamo i nostri panettoni al contrario, questo consente di ampliare l’alveolatura durante la lievitazione e permette una perfetta tenuta dei sapori e della glassa , garantendo forma e gusto eccezionali al singolo dolce..
Un altro elemento, che non riguarda il prodotto, ma che fa parte della tradizione è il fatto che in azienda ci si chiama tutti per nome. E’ un chiaro modo di sentirci più in confidenza e, si sa, una squadra unita lavora meglio.
AFE: Cosa vuol dire fare innovazione in Galup?
A.Mossotto:
Partiamo sempre dal prodotto, innovazione è migliorare, ad esempio, con ricette innovative. Da poco abbiamo costituito una partnership con Davide Oldani, lo chef stellato ha realizzato in esclusiva il “Milano Pop”, un panettone unico ed originale, con riso, frutta candita e uvetta e senza glassa. Per noi innovare non vuol dire ‘svecchiare’ ma fare ricerca sulla ricettazione tradizionale.
Innovazione per Galup è anche migliorare il packaging. E’ il primo aspetto che vede un cliente, se “ci porta a casa” lo fa perchè siamo una bel regalo, perché la nostra confezione è piacevole.
Innoviamo perché dobbiamo mantenere il cliente storico ma cercare anche le nuove generazioni di consumatori. Proviamo ad unire la storia con l’innovazione, un esempio? Il cioccolatino Loop (nel logo le due ‘o’ formano il simbolo dell’infinito), in cui la tradizione dei gusti classici (Barolo chinato, Torroncino, Limoncello, ecc…) si incontra con un packaging moderno e accattivante.
AFE: Quale caratteristica vi ha spinto ad aderire ad Art For Excellence?
A.Mossotto:
Innanzitutto il concetto di “unione delle eccellenze”, il piacere di poter essere inseriti in una rassegna che comprende una serie di imprese che rappresentano la bellezza e la qualità piemontese e del Made in Italy.
In secondo luogo l’originalità della formula: legare l’eccellenza all’arte. Ho una passione per il packaging e credo che anch’esso sia una forma d’arte. Galup è molto spesso un regalo, come già dicevo, qualcosa che deve appagare prima di tutto l’occhio.
E poi, a mio gusto personale, trovo l’idea davvero unica e bella: coinvolgere artisti, farli lavorare su brand per creare opere d’arte.
AFE: Siete stai abbinati a Max Ferrigno, “i personaggi dei cartoni animati, le merendine ed i giochi di una generazione diventano “attori attivi” nelle sue opere”, se Galup fosse un personaggio di fantasia, chi sarebbe e perché?
A.Mossotto:
Non sono un grande appassionato di fumetti ma trovo in Micky Mouse un buon parallelo.
Si tratta di un “grande classico”, non ha mai avuto interruzioni di fama, si è sempre adattato ai tempi e ancora oggi è seguito, letto e amato.
Appartiene alla tradizione ma ha ancora molto da dire alle generazioni future, proprio come Galup.
Max Ferrigno
AFE: Come nasce la tua passione? C’è un episodio della tua vita che ti ha fatto dire: “sì, quella è la mia strada”?
Max Ferrigno:
Da che mi ricordi, ho sempre avuto una matita in mano. Questa forma di comunicazione ha accompagnato la mia infanzia, la mia adolescenza, la mia istruzione, fino a diventare un lavoro quando, terminati gli studi, ho intrapreso la strada delle decorazioni per parchi di divertimento e per privati. Condizione che mi ha portato a viaggiare per il mondo ed ha stimolato di continuo la mia fantasia. Nel frattempo, parallelamente alle colorate decorazioni per i parchi, si sviluppava una vita artistica che mi portava a dipingere su tela opere completamente diverse che raccontavano situazione ben meno allegre e che condensavano la rabbia per la consapevolezza di un mondo reale era spesso ingiusto e che chiedeva di portare luce sulle classi discriminate dal potere, opere di denuncia sociale. Tutto questo fino ad un episodio ben preciso. Nel 2005 mi imbattevo, per caso, nelle opere di Takashi Murakami esposte alla Fondazione Rebaudengo. Dal quel momento ho annullato tutto ciò che aveva avuto valore fino ad allora, sia artisticamente che come persona, sono stato risucchiato in una dimensione parallela, lontana per luogo e soprattutto per tempo e mi sono ritrovato in una immaginifica cameretta adolescenziale dove risuonavano le sigle dei miei cartoni animati preferiti della mia infanzia, dove tutti i miei giochi erano sparsi sul pavimento o ben sistemati sulle mensole, dove le giornate erano scandite da giochi, cartoni, pane e Nutella, disegni e fumetti, dove non c’ era alcuno spazio per rabbia e negatività, ingiustizia reale e voglia di crescere. Bene, in quella cameretta mi ci trovo ancora adesso ed è lì che passò il mio tempo e trovo stimoli per creare e raccontare memorie, per dare immagine all idolatria Japan-Pop della mia generazione.
AFE: “Popsurrealista”. Quali sono le caratteristiche di questo modo di fare arte?
Max Ferrigno:
Impossibile raccontare un movimento così articolato in poche righe. Sicuramente ci aiuta etimologia stessa della parola PopSurralism. Dove l’ estetica del concetto è largamente comprensivo ed il linguaggio è chiaramente surreale e che permette di abolire ogni regola logica. PopSurrealism, Lowbrow, NewPop…credo che queste atmosfere si ritaglieranno una fetta importante di mercato e di collezionismo anche nel nostro paese, con il tempo, come accade da anni in altri paesi. Per fortuna, le nuove generazioni di collezionisti ed appassionati hanno avuto un percorso simile al mio e larga parte di loro sono insensibili alle dinamiche del mercato italiano dell’arte degli ultimi cinquant’anni, così noioso, così impostato, così uguale….una gran rottura di balle!!
AFE: Art For Excellence ti fa incontrare Galup, una azienda che fa della dolcezza la sua arte. Cosa ne pensa Max Ferrigno della dolcezza?
Max Ferrigno:
Per un artista come me che per il suo percorso è stato influenzato fortemente dall’estetica japan-kawaii fatta, spesso, di dolcetti animati ma anche da un anima surreal-pop di matrice west-coast statunitense, dove pasticcini, torte ed affini prendono maliziosamente vita, credo sia un abbinamento perfetto per il mio linguaggio. La dolcezza è uno dei valori più importanti dell’infanzia e dell’adolescenza, uno dei valori che quando persi, in età adulta, condizionano in modo negativo la costruzione del mondo reale dei grandi.
AFE: Cosa ti piace del progetto Art For Excellence?
Max Ferrigno:
È stato formidabile confrontarsi con Alberto Mossotto di Galup, persona che ho imparato a stimare e che considero un guru della comunicazione. Con lui c’é stata subito sintonia, concordiamo che la relazione Arte-Brand sia il futuro della comunicazione per un azienda ed essere un artista pop facilità il tutto.
Per quanto riguarda l opera che ho realizzato per Galup, beh, sarebbe stato troppo semplice antropomorfizzare un panettone, chiunque conosca il mio lavoro avrebbe puntato su questa opzione…
A4E: Gusto e profumo sono due caratteristiche della menta che catturano i sensi. Esistono altri elementi, magari meno conosciuti, che Chialva riesce a donare a chi incontra il suo sapore?
Sara Chialva: Descrivere un profumo, un sapore, è come descrivere un sentimento. ChialvaMenta esprime l’amore per la nostra materia prima, eccellenza made in Italy. La migliore descrizione è nell’incontro, nell’assaggio, fusione di saperi preziosi, sentori speciali, sapori unici. Un’alchimia che racconta la storia della nostra tradizione familiare.
La Menta piperita di Pancalieri (Mentha x piperita, incrocio spontaneo tra Mentha aquatica e Mentha viridis) è riconosciuta internazionalmente come migliore al mondo per finezza di profumo e gradevolezza di gusto.
Da sempre il nostro core business è fornire materie prime (Oli Essenziali e Piante Officinali Essiccate), seguite direttamente in azienda lungo l’intera filiera produttiva, alle maggiori industrie nazionali ed internazionali (settore dolciario, bevande alcoliche e analcoliche, settori aromatiero, profumiero e farmaceutico).
In ChialvaMenta la storicità e l’eccellenza della nostra materia prima è rappresentata a pieno. Abbiamo ricordato così il centenario dalla nascita del mio amatissimo nonno, Nicolao, a cui si devono le innovazioni tecniche e meccaniche fondamentali per la continuità della coltura della Menta piperita di Pancalieri e lo sviluppo delle Piante Officinali coltivate in loco e in Piemonte.
Nel 2012 nasce ChialvaMenta, conclusione della filiera produttiva. Un marchio in cui ogni prodotto è stato studiato per essere unico, per restituire a pieno le caratteristiche che rendono rinomato nel mondo l’Olio Essenziale di Menta piperita di Pancalieri. Per farlo è stata fondamentale la quarantennale esperienza tecnica e scientifica di mio padre nel settore liquoristico e la nostra tradizione storica di coltivatori, distillatori e produttori di Menta piperita di Pancalieri. Il cuore dell’Olio Essenziale si assapora in Sciroppo, Liquore e Dolci Specialità. Le migliori foglie essiccate si assaporano in Infuso.
A4E: Sul sito si parla delle possibilità di essere accolti nella vostra villa/azienda. Che tipo di rapporto avete con il territorio, con gli abitanti di Pancalieri e con coloro che vengono a conoscere la vostra realtà da fuori?
Sara Chialva: Il legame della nostra famiglia con Pancalieri è inscindibile. I miei trisavoli hanno iniziato a coltivare la Menta piperita di Pancalieri a fine Ottocento, siamo distillatori dal 1926 e la nostra Distilleria è la più antica del settore.
La nostra è una storia familiare che si articola in un territorio profondamente amato. Sono tratti che definiscono fortemente le rinomate materie prime e il marchio ChialvaMenta. Le bellezze naturali e artistiche che costellano questo angolo di Piemonte, sottolineano l’unicità di Pancalieri, nota internazionalmente come principale centro italiano per la coltivazione di Menta piperita e Piante Officinali. Questa è la grande pianura, antico letto del Po, in cui risiedono le coltivazioni cardine dell’agricoltura piemontese più rinomata.
L’affetto che ci dedicano i pancalieresi è sempre stato grande, sono stati i nostri primissimi estimatori. Cerchiamo di ricambiare la loro stima con la qualità dei prodotti e con l’assidua presenza sul territorio, partecipando ad eventi e attività volte alla valorizzazione di Pancalieri.
Siamo lieti di rendere partecipi gli ospiti di un’esperienza che si snoda lungo quasi due secoli di storia. Li accompagniamo in un percorso storico ed emozionale, tecnico e architettonico. Ai loro occhi si schiude un mondo fatto di affetti e ricordi preziosi. Le degustazioni sono un’esperienza visiva, olfattiva e gustativa. Racchiudono la nostra cultura della coltura. Gli sguardi e le parole degli ospiti, ci fanno rivivere ogni volta l’emozione di chi si accosta al nostro mondo, di chi sperimenta l’abbraccio colorato dei campi profumati di Piante Officinali, di chi respira quella particolare brezza che, nei mesi estivi, profuma di Camomilla romana e Menta piperita.
Custodiamo con devozione e affetto la distilleria e la dimora storica. Sono luoghi preziosi, che testimoniano l’importanza della memoria nell’identità culturale del territorio, raccontandone, attraverso le loro architetture, l’arte, la cultura, la storia.
A4E: Cosa significano per Chialva le parole ‘Arte’ ed ‘Eccellenza’?
Sara Chialva: Sono molte le definizioni di “Arte”. Talento inventivo e capacità espressiva sono tratti che accomunano tutte le accezioni della parola. In generale, si può dire che l’”Arte” sia l’espressione estetica dell’interiorità umana.
La nostra arte è quella di coltivare, distillare, produrre Menta piperita di Pancalieri e Piante Officinali. E’ espressione di una passione profonda per l’antica tradizione, e un costante slancio in termini d’innovazione.
L’”Eccellenza” è sicuramente un’arte. Obiettivo costante ma anche conseguenza di un modus operandi che deve essere, innanzi tutto, modus vivendi, nel rigore di un’ottica imprenditoriale fondata sull’intensa dedizione e su una costante cura, anche per i particolari. Un novare serbando che delinea questo settore, una compagine non complicata ma complessa, che vede racchiusa in questa stessa complessità l’essenza del nostro lavoro, tante sfaccettature, difficili da riassumere.
Credo che sia la storia fatta di un intenso e proficuo quotidiano a sostanziare la nostra eccellenza. Quell’eccellenza che ci dà il privilegio di essere portavoci della qualità made in Italy in ambiti nazionali ed internazionali, un intreccio di pratiche non note al di fuori del nostro settore che abbiamo voluto diventassero notevoli nei risultati finali
A4E: Cosa vi è piaciuto di più del progetto Art For Excellence? E cosa dell’artista Annalù?
Sara Chialva: Da sempre in famiglia amiamo l’arte antica e moderna. La bellezza, nelle sue differenti accezioni.
Siamo stati invitati a partecipare al progetto Art for Excellence dalla sua prima edizione, apprezzandolo in ogni suo aspetto.
L’opera d’arte nasce da un incontro, dall’ispirazione generata nell’artista da una storia aziendale che, nel nostro caso, è storia familiare. L’opera è metafora, intima ed estetica, di valori e sentimenti. Fusione di storia, affetti, ricordi, tradizione, innovazione, entusiasmo.
Anche quest’anno Annalù interpreterà la nostra azienda con la sua straordinaria cifra espressiva. L’incontro con lei è stata una vera sorpresa. Un’intesa profonda, fatta di assonanze, che ha ispirato Minta, la meravigliosa opera creata per noi nell’edizione 2015.
Nei 150 anni che la nostra famiglia ha dedicato alla coltivazione della Menta piperita di Pancalieri, abbiamo ricordato con Minta le nostre radici, la nostra tradizione, celebrando la passione, l’ingegno e la lungimiranza di chi ci ha preceduti.
Anche quest’anno l’opera sarà fortemente evocativa, il suo linguaggio contemporaneo saprà nuovamente tradurre i valori e il passato della famiglia in emozione presente, in un divenire della materia che parla al cuore. Annalù racconterà con la sua arte un’altra tematica a noi molto cara, tutta da scoprire nella nuova opera.